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La storia della chiesa di Sant’Angelo di Ruvo di Puglia in un nuovo volume

L’affascinante racconto della storia religiosa di Ruvo di Puglia si arricchisce di un nuovo capitolo: verrà presentato Giovedì 11 Gennaio 2018 “Scritti di ieri e di oggi per la storia della chiesa di S. Angelo di Ruvo di Puglia”, interessante volume a cura di Cleto Bucci, con la prefazione di Mons. Nicola Girasoli ed edito dall’Università della Terza Età per i tipi della CSL Pegasus di Terlizzi. Il libro è dedicato all’indimenticato don Paolo Cappelluti, parroco della stessa chiesa e custode appassionato dei beni storici e artistici della diocesi.  In poco meno di 130 pagine, narra la storia centenaria del tempio dedicato all’Arcangelo, attraverso testimonianze storiche e ricerche di autori contemporanei.

Alla serata di presentazione, programmata alle ore 18.00 nell’Auditorium “Mons. Francesco Lorusso” interverrà il Vescovo Mons. Domenico Cornacchia, la prof.ssa Rita Leone, il presidente UTE don Vincenzo Speranza, il Sindaco di Ruvo, Prof. Avv. Pasquale Chieco, l’Assessora alla Cultura, Prof.ssa Monica Filograno e il curatore del volume Cleto Bucci.

Il racconto, corredato da un ricco repertorio fotografico spesso inedito, parte dagli scritti di Padre Michelangelo da Cassano e di Francesco Lojodice che raccontano, rispettivamente, le vicende e l’aspetto della chiesa in occasione della riedificazione settecentesca e la composizione degli altari esistenti nel luogo sacro. Un manoscritto inedito di Francesco Paolo Chieco riporta alla memoria la santità “popolare” del Beato Bernardino da Ruvo, miracoloso uomo pio ormai rimosso dalla memoria comune.

Carmelo Cipriani, storico dell’arte, apre la parte “contemporanea” con uno sguardo alle due opere pittoriche più note del tempio: l’Adorazione dei Magi e la Madonna degli Angeli, entrambe realizzate dal pittore-mercante Gaspar Hovic. Il pittore, uno dei protagonisti della pittura cinquecentesca pugliese, realizza per la Cappella Avitaya della chiesa ruvese la sua ultima opera ad oggi nota, concentrando in essa esperienze e conoscenze acquisite durante la sua vita.

Nella quinta parte del volume, Domenico Cotugno propone un viaggio nell’ipogeo di sant’Angelo. Nei sotterranei della chiesa vi sono i luoghi sepoltura delle famiglie notabili della città, tra cui quella dell’autore, visitati dallo stesso e dai ragazzi del C.T.G. Torre del Pilota nel corso degli anni Settanta. Le foto a corredo, inedite, ben esplicitano lo stato dei luoghi all’epoca e denotano la scarsa “attenzione” riservata nel passato ai consunti resti mortali.

Nella parte affidata al sottoscritto, si delineano le vicende dell’antico presepe della chiesa affidando la narrazione ai documenti d’archivio, alle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno e ai ricordi dei più anziani. Le immagini presentate hanno una doppia funzione: forniscono un utile strumento di confronto tra gli antichi presepi monumentali e quelli moderni ma al tempo stesso custodiscono la memoria di questa importante testimonianza di fede e devozione.

In coda al volume, sono presentate le schede relative all’organo della chiesa, restaurato su interessamento di don Paolo, e alle opere d’arte del tempio secondo l’inventario redatto nel 1972 dai giovani del C.T.G. coordinati dal curatore di questo volume. Le foto delle opere testimoniano come in questi trent’anni, il degrado delle statue non si sia affatto fermato e dimostrano quanto appare, oggi, necessario e impellente, provvedere a un loro definitivo e completo restauro.

Questo volume vuole essere, quindi, un invito a estendere le ricerche sulla chiesa di Sant’Angelo ma anche su tutti gli altri luoghi sacri della città perché, come ben dice Mons. Girasoli in prefazione, conoscere bene il luogo dove abitualmente si prega contribuisce ad avvicinarsi di più a Dio.

Francesco Lauciello

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